7. ago, 2021

IO E TE SIAMO UNO

È inutile che ci provi, lascia stare, sono tornata, proprio lì, in mezzo alla gola.
Accendi una sigaretta e provi a mandarmi via, ma non ci riesci.
La pastiglia che prendi ogni mattina ormai non serve più, io ci sono sempre.
Ti hanno consigliato di stare all'aria aperta, di camminare, andare in bicicletta, di rilassarti, fare quello che ti piace.
Io non me ne vado però. Capita che ti dimentichi di me, credi che io sia sparita, poi ritorno, e tu sai quando.
Accendi un'altra sigaretta, aspiri il fumo fino in fondo, finché ti brucia la gola e speri di bruciare anche me.
Non basta più una pastiglia, forse ce ne vogliono due, forse di più.
Ti lavi le mani, ti spazzoli i denti per mandare via il gusto del fumo in bocca, per mandare via me e rimanere con la lingua che sa di buono.
Chissà se la felicità sa di menta come il tuo dentifricio.
Ci provi.
Ma io ora sono nello stomaco, nei polmoni.
Ti stendi sul divano, accendi la televisione e credi che io sia andata via, invece sono nel tuo respiro, sono nel cuore che batte in gola, nel fiato che ti manca.
Inspiri forte, ma l'aria non ti riempie i polmoni.
Cazzo. Non hai capito niente. Non sono io che devo sparire, ma tu.
Io sono te. Le pastiglie che prendi fanno sparire te stessa, il dolore che provi è vita, la gola che ti chiudo è per farti capire che devi respirare meglio, devi liberarti, ma non di me.
Scrivi, su dai, scrivi per sbarazzarti di questo nodo.
Ti hanno anche detto che la scrittura fa bene, che è catartica e invece io divento sempre più forte perché non mi stai ad ascoltare.
Non ascolti te stessa.
Non è di me che ti devi sbarazzare, ma della tua vita di merda.
Di quel lavoro che non ti fa respirare, di quell'uomo che ti angoscia e di tutti quelli che intorno a te pretendono, chiedono, opprimono.
Accendi una sigaretta, inspira profondamente, assieme al fumo in gola spingi anche me.
Per quanto tempo continuerai a farmi dormire, anni e anni sono rimasta piccola e non mi hai sentito.
Ora sono cresciuta e sono diventata il nodo che senti in gola ancora prima di aprire gli occhi al mattino, che ti blocca l'aria quando respiri, che non ti fa deglutire senza sentirmi, senza sentire la noce che ti blocca.
Guardati allo specchio, avvicinati, non si vede niente, eppure mi senti, senti un pomo d’Adamo, credi di essere un uomo, che tutti vedano la tua gola ingrossata. Non si vede, dal di fuori non si vede nulla.
Scrivi, su, continua a scrivere che ti fa bene.
Dì la verità, dillo a te stessa cosa vorresti davvero dalla vita.
Non ne hai il coraggio.
La quarta sigaretta, lavati le mani e i denti che puzzano da fumo. Nasconditi ancora, continua a essere ciò che non sei.
Non fermarti, accendine un'altra finché la testa ti gira, ci sono ancora, non vado via.
Forse con due pastiglie invece che una...
Forse bevendo, dimenticando, spegnendo la mente, spegnendo la tua vita, come la sigaretta che furtiva schiacci nell'erba.
Non è la sigaretta che schiacci, sei te stessa. Non sono io il tuo problema, non puoi farmi sparire e lo sai.
Stupida donna razionale che non sei altro.
Prendi due pastiglie, spegni la tua volontà, io dormirò ancora per altri anni, ma sarò sempre con te, ti seguirò ovunque.
Sei a casa da sola e mi senti più forte che mai, alzi il volume della televisione, cambi canale, ascolti il telegiornale, le disgrazie degli altri ridimensionano le tue. E arrivo io, proprio quando sei sola, sei tranquilla.
Non sono io che mi faccio sentire, sei tu che mi chiami, che desideri sentirmi, ami avere la gola che si stringe perché sai che è vita, che il dolore è quello che non provi da molto tempo, da quando ragazza ti facevi del male e ti sentivi libera e viva.
Il dolore ti affascina, allora ascoltami, portami con te, amami e tienimi stretta perché io sono il tuo campanello d'allarme, la luce della salvezza, la vita che ti porti dentro.
La vita perfetta non esiste e tu l'hai sempre voluta, l'hai avuta a caro prezzo. Lo scotto da pagare sono io. Sarò sempre con te, il nodo che ti blocca la gola e che ti ricorda com'eri da ragazza, i sogni che avevi e come sei diventata ora.
Accendi una sigaretta, lavati le mani e i denti, ora sai di menta, la vita perfetta ha il gusto di menta.